L’antica Tridentum dei Romani, la città del Concilio dal XVI secolo, la sintesi perfetta tra le culture italiana e mitteleuropea che trova la sua massima espressione nel meraviglioso Duomo, fuori romanico, dentro gotico. Trento è una città a misura d’uomo, insieme urbana e montanara, elegante e sportiva, vivace e tranquilla, in cui fanno bella mostra di sé castelli in pietra, fontane rinascimentali, portici e affreschi medievali, musei contemporanei. Al patrimonio artistico e culturale si aggiunge la natura che, con il passaggio dell’Adige e le Dolomiti del Brenta a fare da contorno, ha fatto il resto: bellezza del paesaggio ed eccellenza enogastronomica. Le colline con distese di vigneti hanno regalato a questo territorio ottime grappe e spumanti di alta qualità prodotti con il Metodo Classico Trentodoc. Tra le aziende del comparto enofilo trentino c’è Ferrari Trento, un nome riconosciuto in tutto il mondo come il fiore all’occhiello della produzione vitivinicola italiana. Nata nel 1902, oggi è un’istituzione della spumantistica e con le sue bollicine firma i brindisi degli eventi più significativi del grande sport.

Visita alle cantine di Ferrari Trento

Ferrari Trento nasce nel 1902 dall’intuizione di Giulio Ferrari, leggendario pioniere del Metodo Classico che ha contribuito alla diffusione dello Chardonnay in Italia. Cinquant’anni più tardi la casa viene rilevata da Bruno Lunelli, che sulle orme del suo predecessore continua il minuzioso lavoro in vigna e in cantina con costante ricerca dell’eccellenza, incrementando la produzione e facendo dell’azienda un punto di riferimento a livello internazionale. Oggi, attraverso la terza generazione della famiglia Lunelli, la produzione segue ancora i valori che hanno ispirato Giulio Ferrari prima e Bruno Lunelli poi: il Metodo Classico come unico processo produttivo, il Trentino e l’alta quota come territorio di provenienza dell’uva, il totale rispetto del disciplinare Trentodoc. A questi fondamenti si aggiunge l’impegno alla sostenibilità, alla tutela dell’ambiente e della salute di chi lavora in vigneto. Un impegno con cui si è raggiunta nel 2017 la certificazione biologica di tutti i vigneti di proprietà. Visitare le cantine Ferrari è un’immersione nella storia e nella tradizione produttiva del brand: ci si inoltra in un labirinto sotterraneo, tra antichi arnesi e milioni di bottiglie. Si continua poi a Villa Margon: sede di rappresentanza dell’azienda, è un complesso architettonico cinquecentesco sapientemente restaurato che conserva pregevoli affreschi.

Ferrari Trento sul podio

Qualità, professionalità e dedizione al territorio hanno portato la casa spumantistica a distinguersi nel panorama internazionale del settore e a essere scelta più volte per accompagnare eventi sportivi di grande rilievo. Dalle gare di Coppa del Mondo e i Mondiali di Sci Alpino alle Olimpiadi invernali di Calgary 1988 (con la straordinaria vittoria di Alberto Tomba) e quelle di Pyeongchang del 2018. Nel calcio, con i festeggiamenti al Santiago Bernabeu di Madrid in occasione della vittoria della Nazionale di calcio ai campionati mondiali dell’82 e con la partnership, dal 2016, con la Juventus. Il 2016 fu l’anno delle Olimpiadi di Rio e degli Open d’Italia di golf, con Ferrari Trento sempre sul podio. E poi nel tennis, agli Internazionali di Roma nel 2019, con la vittoria di Rafael Nadal. Ancora, durante le regate di Luna Rossa Prada Pirelli, che ha battuto il team inglese Ineos nella PRADA Cup ad Auckland, gara valevole per accedere alla finale della 36th America’s Cup presented by Prada contro i neozelandesi.

Infine, nel 2021, un traguardo memorabile per il made in Italy: Ferrari Trento è stato scelto come brindisi ufficiale della Formula 1 per tre stagioni e sarà dunque il primo spumante italiano a salire sul podio di tutti i Gran Premi del Campionato Mondiale.

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