Il 25 maggio 2021 inaugura l’ ADI Design Museum, uno spazio all’insegna non solo di creatività e cultura ma anche di interazione con la città di Milano. Situato in Piazza Compasso d’Oro, nel contesto di un’area ex industriale ad altissimo impatto architettonico e urbanistico, il museo nasce con l’idea di rinnovare rispettosamente senza stravolgere, grazie al progetto di ristrutturazione curato dagli architetti Giancarlo Perrotta e Massimo C. Bodini.
È stato attuato, infatti, il recupero di un luogo storico degli anni ’30 che a suo tempo è stato utilizzato sia come deposito di tram sia come impianto di distribuzione elettrica di Enel, riproponendone diversi elementi di archeologia industriale. Si tratta di una struttura dalla superficie totale di 5135 mq, suddivisi in 2400 destinati alle esposizioni, 600 ai servizi (ristorante, caffetteria, bookshop) e 2000 a magazzini e uffici di ADI, a cui si accede tramite una piazza-giardino aperta al pubblico.
Ico Migliore e Mara Servetto (Migliore + Servetto Architects) e Italo Lupi sono i nomi di chi, dopo un concorso nazionale, ha preso in mano il progetto di allestimento di ADI Design Museum, occupandosi della struttura, della sua realizzazione e della brand identity.
Il brief progettuale si è basato sull’idea di un museo narrante, un contenitore aperto alla contaminazione, che non parli solo del design in senso stretto ma di tutto ciò che vi gravita intorno. Lo scopo di ADI, infatti, all’origine di questo progetto, era proprio quello di costruire una realtà inclusiva, non celebrativa e in progress, ovvero capace di fotografare il contemporaneo grazie al continuo aggiornamento.
Uscire dai confini tradizionali ed aprirsi alla realtà di oggi in tutte le sue manifestazioni significa nel concreto stabilire contatti tra il mondo del design e quello della moda, dell’architettura, della creatività in generale. La Collezione permanente dei prodotti Compasso d’Oro sarà sempre affiancata da mostre temporanee e iniziative trasversali e di approfondimento. Parliamo di un centro culturale all’insegna della contemporaneità che mira ad un ruolo attivo all’interno della rete museale e culturale a livello globale. La ricerca è un ulteriore elemento focale su cui punta ADI Design Museum, bandendo la staticità e promuovendo il movimento. Proprio in linea con questa volontà, si è voluta sostituire la classica impostazione fissa della curatela ruotandola con cadenza biennale secondo le linee guida di Fondazione a Associazione. Un team curatoriale in continuo aggiornamento garantisce pluralità di visioni e palinsesti ridefiniti continuamente, al passo coi tempi che procedono rapidamente.
La Collezione Compasso d’Oro, che troverà la propria esposizione permanente all’interno di ADI Design Museum, consiste nel repertorio di prodotti e progetti che negli anni sono stati insigniti di tale premio.
Si tratta del più antico e autorevole riconoscimento nell’ambito del design a livello mondiale, che ha lo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti made in Italy ma soprattutto di riconoscere il processo valoriale che il design imprime al mondo della produzione in modo molto trasversale.
Nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti, la sua immagine è stata pensata e disegnata da Albe Steiner su ispirazione del compasso di Adalbert Goeringer e della sezione aurea, con l’intervento degli architetti Marco Zanuso e Alberto Rosselli. Inizialmente patrocinato dai magazzini La Rinascente, nel 1958 viene affidato ad ADI, che da allora si occupa dell’organizzazione del Premio e della gestione della Collezione
storica tramite la Fondazione istituita nel 2001.
Ad oggi più di trecento prodotti e progetti fanno parte della Collezione, appartenenti alle diverse categorie: Design per l’abitare, Design per la Mobilità, Design per il lavoro, Design dei materiali e dei sistemi tecnologici, Design dei servizi, Design per la persona, Ricerca per l’impresa, Design per la Comunicazione, Exhibition Design, Ricerca teorico, storico, critica e progetti editoriali, Design per il sociale, Food Design.
Una giuria diversa ad ogni edizione, composta da cinque membri scelti tra qualificati esperti di design e del mondo della cultura, premia i progetti più meritevoli tra quelli già selezionati dall’Osservatorio permanente del Design ADI, e che vengono annualmente raccolti dall’ADI Design Index. La scelta avviene sulla base di diversi criteri, tra cui le prestazioni del bene, la riduzione dell’impatto sull’ambiente fisico, l’uso delle tecnologie e dei materiali, la coerenza formale.