M9 – Museo del ‘900: un affresco novecentesco e l’avanguardia inedita di Mestre

 

Due guerre mondiali, le masse, i totalitarismi e la democrazia, il Carosello e le minigonne, l’immagine come biglietto da visita, la tv e le telecomunicazioni, il grande cinema neorealista, i movimenti collettivi e le lotte politiche, i diritti civili riconosciuti, le cabine telefoniche, i treni ad alta velocità, i computer e Internet.

A Mestre, M9 ­- Museo del ‘900 racconta in modo avvincente tutto quello che è stato e che ha lasciato il XX secolo, le piccole e profonde trasformazioni che hanno riguardato la vita quotidiana e i mutamenti sociali, economici, ambientali e culturali.

Mestre

Mestre rimane lì, sulla terraferma, a guardare Venezia che sfavilla e ad assorbire e accogliere chi ha deciso di lasciare la città sull’acqua invasa dai turisti. Una città di origine antica ma incerta, che si è sviluppata di corsa negli anni Venti, quando i lavoratori immigrati si sono riversati qui per lavorare nel vicino complesso di Porto Marghera, oggi ‘santuario’ della cultura industriale del Novecento. Poi sono arrivati gli stessi veneziani, negli anni Sessanta, che con il decollo del turismo a Venezia, hanno abbandonato la loro casa storica preferendo i servizi moderni e il traffico di Mestre.
Tuttavia la città ha assunto negli ultimi anni un proprio dinamico profilo. Il centro è stato recuperato e valorizzato, sul piano architettonico e della vita culturale. Le infrastrutture verdi (parchi, viali alberati, piste ciclabili, percorsi pedonali) si sono estese collegando i quartieri e i poli della conurbazione: a metà strada tra Mestre e Venezia, quello di S. Giuliano è uno dei più estesi parchi cittadini europei. E, a pochi chilometri, si ammirano sorprendenti ville palladiane. Al rilancio più recente di Mestre ha contribuito la Fondazione di Venezia, che ha portato nel centro di Mestre un museo di nuova concezione, ovvero M9 ¬ Museo del ’900, dando vita parallelamente a uno spazio di aggregazione e di innovazione.

M9 - Museo del ‘900

Perfettamente inserito nel tessuto cittadino, M9 è il risultato di un progetto di rigenerazione urbana curato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton, fatto di nuove architetture di respiro internazionale, del recupero un ex convento tardo cinquecentesco, di passaggi e piazze. “M” per museo, mostre, mediateca, multimedialità, multi sensorialità, Mestre, metropoli; “9” per Novecento, novità, Venezia. Così Mestre s’è vista restituire un’area rimasta a lungo preclusa alla cittadinanza, divenuta distretto culturale e luogo di socialità.

Cuore del distretto, il Museo del ‘900 offre una narrazione corale e inattesa del Novecento mostrandone complessità e densità, cambiamenti demografici, sociali e politici, esiti e ambizioni, sfide e conquiste, minacce e opportunità. Gli usi, i costumi, le abitudini, le evoluzioni degli spazi domestici, la cultura di massa, gli intellettuali e le arti, l’informazione, le tradizioni e il folclore, le stagioni politiche di intere generazioni. E ancora le tecniche utilizzate nel progettare e realizzare oggetti, le ragioni delle innovazioni, le scoperte scientifiche e tecnologiche, le trasformazioni del territorio e del paesaggio. Un percorso di visita che, attraverso tecnologie avanzate e installazioni, immerge lo spettatore in una galleria di molteplici storie, contraddizioni, idee. Un luogo che divulga il passato e offre spunti di riflessione sul presente e sul futuro.

 

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