La felice storia della ceramica di Sassuolo raccontata nei musei di Marca Corona e Iris Ceramica Group
Nella fascia pedecollinare di Modena, in un’area ristretta, quasi d’élite verrebbe da dire, pochi che sono i chilometri quadrati che la formano, c’è il più importante polo industriale ceramico d’Italia. Ne fanno parte i comuni di Sassuolo, Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano e Prignano, oggi insieme nell’Unione Comuni Distretto ceramico. Un territorio che ha fatto della produzione ceramica una vocazione: una antica tradizione artigiana che è originata dalle piccole botteghe, perpetuata nel tempo e divenuta industria. Oggi si stima che in questo comprensorio si produca l’80% delle piastrelle italiane. Uno sviluppo dovuto all’abbondanza di argille nel terreno, alla presenza degli Estensi e delle famiglie nobiliari che hanno finanziato le attività produttive, ai grandi afflussi di manodopera e all’attitudine al commercio e agli scambi che caratterizza da sempre tutta la regione. A Sassuolo e Fiorano Modenese ci sono due luoghi che raccontano bene la storia e la crescita dell’industria ceramica modenese: la Galleria Marca Corona e il Museo Storico Iris Ceramica Group, i musei di due delle più importanti aziende del comprensorio.
Sassuolo
Vanta il primato di polo dell’industria ceramica italiano, ma a voler ben vedere a Sassuolo si gioca anche bene a pallone e si produce un inimitabile liquore all’anice, il Sassolino Stampa. La cittadina ha un tessuto urbano fatto di attività produttive, commerciali e residenziali che dilagano dalla fascia pedecollinare alla pianura, e ha storia e architetture segnate dal dominio degli Estensi, che nella seconda metà del Seicento la elessero come propria residenza di villeggiatura e ne favorirono il progresso civile ed economico. Su piazza dei Martiri Partigiani si affaccia la settecentesca parrocchiale di S. Giorgio, raffinato scrigno di stucchi rococò, mentre piazza Garibaldi è un gradevole spazio rinascimentale cinto da case porticate, luogo di sosta e di mercato. Ma la grande attrazione di Sassuolo è senza alcun dubbio Palazzo ducale, una delle residenze barocche più importanti dell’Italia settentrionale. Una delizia progettata dall’architetto Bartolomeo Avanzini che, su volere di Francesco I d’Este trasformò l’antico castello dei Pio nell’edificio attuale, sottoposto a restauro nel corso degli anni. Dentro conserva decorazioni a stucco e preziosi affreschi, in particolare nella galleria di Bacco, opera del pittore di corte Jean Boulanger nella prima metà del XVII secolo. Al piano nobile, gli appartamenti del duca e della duchessa, con centinaia di opere provenienti dalla Galleria Estense di Modena, dai cui depositi provengono anche oltre 300 dipinti e sculture. Nel cortile, la fontana del Nettuno opera di Antonio Raggi su disegno di Bernini. Intorno, un vastissimo parco, abbellito dal casino del Belvedere, con tempere raffiguranti le ville di delizia Estensi, e dalla barocca Peschiera, una monumentale vasca per l’allevamento ittico – ideata da Bartolomeo Avanzini e da Gaspare Vigarani, scenografo e ingegnere idraulico – che divenne uno spettacolare ‘teatro d’acqua’ per giochi e rappresentazioni.
Galleria Marca Corona
Fondata nel 1741 e oggi parte del Gruppo Concorde, il più grande gruppo ceramico europeo a capitale interamente italiano, Marca Corona è l’impresa ceramica più antica del sassolese. Passa nel corso degli anni nelle mani di vari imprenditori illuminati, tra cui, poco prima dell’Unità d’Italia, i Rubbiani, colti progressisti che rinnovano la cifra stilistica, investono sul territorio e sulla formazione degli artigiani, e avviano per primi in Italia la produzione della piastrella pressata a secco. La lunga storia di eccellenza di Marca Corona si lega indissolubilmente a quella dell’intero distretto ceramico di Sassuolo, in un percorso di crescita, scambio e supporto reciproco sapientemente raccontati all’interno della Galleria Marca Corona, uno spazio espositivo inedito in cui il visitatore può ammirare gli oltre 250 oggetti ceramici della raccolta Marca Corona e ricollocarli nel loro contesto storico e culturale, grazie a un’esaustiva documentazione multimediale e interattiva. Un museo aziendale che coglie e conserva lo spirito del luogo, racconta la passione e tensione evolutiva di una terra d’eccellenze, e si fa messaggero di una storia unica, nel distretto, in Italia e nel mondo.
Fiorano Modenese
Sul colle che sovrasta l’abitato svetta il santuario della Beata Vergine del Castello, sorto sulla spianata dell’antico castello, risalente al X secolo e poi distrutto nel 1510. Il santuario fu progettato nel 1634 da Bartolomeo Avanzini per custodire un affresco proveniente dal portale della fortezza, e completato solo nel 1889. Dentro lo arricchiscono affreschi, preziosi arredi, dipinti e una collezione di ex voto che testimonia la devozione popolare per l’antica immagine della Madonna col Bambino, alla quale furono attribuiti eventi miracolosi. Ai margini del paese vi è il circuito di Fiorano, un impianto di sperimentazione e prova per Ferrari da competizione e gran turismo.
Museo Storico Iris Ceramica Group
È il 1961, siamo a Fiorano Modenese, e Romano Minozzi fonda Iris Ceramica. Nel corso degli anni l’azienda cresce e diventa un Gruppo, inglobando in sé brand storici e prestigiosi e aziende giovani e dall’alto potenziale che hanno saputo seguire lo spirito imprenditoriale del fondatore, sposando l’innovazione tecnologica al patrimonio di conoscenza della tradizione artigiana e del materiale ceramico – materia tra le più nobili e performanti –, sempre con uno sguardo attento alla sostenibilità. Oggi il Gruppo è leader mondiale nel design, nella produzione e nella distribuzione di superfici ceramiche di alta qualità e autentica bellezza. La sua storia è raccontata attraverso l’esposizione permanente del museo aziendale, che conserva oggetti, lastre, brevetti, cataloghi e mostra le efficaci politiche di marketing che hanno reso l’azienda nota nel mondo, offrendo al tempo stesso una lettura inedita del progresso di immagine e costume della nostra società, dai primi anni ‘60 a oggi.