Quante anime ha Bologna? Tante. Storicamente è dotta, grassa, rossa e turrita. Vale a dire, in ordine, che vanta l’università più antica d’Europa (del 1088), che offre una gastronomia d’eccellenza, che rossi sono i palazzi, le case medievali e la sua politica, che ha torri svettanti che sfiorano il cielo (nel Medioevo erano oltre 100, oggi una ventina). Poi ci sono i circa 40 chilometri di portici, un labirinto di canali sotterranei costruito in epoca medievale e quasi interamente coperto nella metà del Novecento: in superficie affiorano ancora cinque canali tutti da scoprire. Per l’UNESCO Bologna è città creativa della musica, per tutti è una città ricca di importanti architetture e capolavori d’arte. E che dire dei musei? Ce ne sono in quantità sorprendente e alcuni di essi sono veri e propri scrigni di tesori. Ancora, le piazze e i vivaci mercati, il suggestivo ghetto ebraico, gli eleganti quartieri a sud della città, l’atmosfera bohémien del Pratello e quella underground della Bolognina.

Il patrimonio artistico di CUBO

È al confine tra la Bolognina – ex quartiere operaio e popolare riqualificato, oggi è colorato da opere di street art e animato da centri culturali, mercati, negozi, botteghe, locali e ristoranti – e il quartiere San Donato – uno dei quartieri residenziali più vari: un melting pot di culture, studenti, famiglie, anziani, aree verdi e i blocchi imponenti dei palazzi della Regione e del complesso fieristico – che si inserisce CUBO, il museo di impresa del Gruppo Unipol, che ha contribuito alla buona reputazione di queste aree della città. Non solo archivio storico e patrimonio artistico: CUBO è uno spazio polifunzionale in cui si condivide cultura, un punto d’incontro e un luogo aperto alle contaminazioni di esperienze e alla valorizzazione delle differenze. In una location avveniristica, il ruolo sociale dell’assicurazione, l’identità e la storia di Unipol, primario gruppo assicurativo, si amalgamano alla cultura e all’arte attraverso corsi e laboratori, attività didattiche e mostre, eventi e spettacoli.

In particolare l’arte, vista come forma di comunicazione e veicolo di cambiamento e innovazione occupa un ruolo centrale per Unipol, che presso CUBO conserva una raccolta d’arte di grande valore che attraversa oltre un secolo di arte italiana. Un centinaio di opere che raccontano il nostro Novecento: dal futurismo di Umberto Boccioni, Alberto Savinio, Mario Sironi, Lucio Fontana, Carlo Levi, Ennio Morlotti, Alberto Burri si passa agli anni Sessanta di Francesco Lo Savio, Franco Angeli e Mario Schifano, per arrivare infine ai nuovi linguaggi dei più interessanti artisti contemporanei (tra gli altri Francesca Pasquali, Davide Quayola, Ettore Frani). Ad arricchire la collezione ci sono inoltre opere di autori stranieri come Marc Chagall, Georges Braque, Maria Helena Vieira Da Silva, Graham Sutherland e le sculture di Henry Moore, Jean Robert Ipousteguy e Beverly Pepper.

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