Museo dell’Imprenditoria vigevanese

Il Museo dell’Imprenditoria ha sede presso Palazzo Merula, accanto all’Archivio Storico del Comune di Vigevano. È stato istituito nel 2005 dal Comune di Vigevano in collaborazione con il Rotary Club Vigevano Mortara.
Il Museo racconta lo sviluppo economico del territorio attraverso documenti, manifesti e macchinari che ripercorrono l’evoluzione tecnologica e imprenditoriale nei diversi settori.

La sezione d’ingresso, situata nello spazio porticato del chiostro, è costituita da teche vetrate in cui sono esposti macchinari che hanno segnato significativi progressi nell’industria calzaturiera seguendo il percorso di lavorazione che va dalla modellatura al finissaggio.

La prima sala illustra le premesse e le origini dello sviluppo economico della città, riconoscibili già a partire dalla fine del 1400. Documenti storici e video filmati in HD descrivono al visitatore il tema trattato.

La seconda sala ospita l’esperienza ottocentesca del settore tessile, favorito dalla costruzione delle infrastrutture di comunicazione, di produzione energetica idroelettrica e idraulica.

La terza sala documenta la fase più caratterizzante dell’industria vigevanese, quella incentrata sui settori calzaturiero e meccanico. Una produzione che ha proiettato Vigevano al centro dei mercati mondiali, dando origine ad uno straordinario distretto industriale e influendo direttamente sullo sviluppo della città.

L’ingresso è  gratuito.

Informazioni

Palazzo Merula, via Merula 40 Vigevano (Pavia)

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Il MIC – Museo Internazionale della Calzatura “Pietro Bertolini” di Vigevano è la prima istituzione pubblica in Italia dedicata alla storia e all’evoluzione della scarpa. È ospitato nella straordinaria cornice del Castello Sforzesco. Esprime la storia e l’evoluzione internazionale della scarpa la cui produzione vigevanese risale ad uno statuto comunale del 1392.

Nel 1866 nacque a Vigevano il primo calzaturificio a livello industriale, la prima fabbrica di macchine per calzature nel 1901 e le prime scarpe da tennis realizzate in gomma negli anni ‘20. La fama internazionale di capitale della calzatura risale tuttavia agli anni ‘50/60, quando erano prodotte annualmente oltre 21 milioni di paia di scarpe. È contestuale a quest’epoca dorata la nascita del Museo, voluto dallo storico Luigi Barni ed intitolato al suo primo sostenitore, l’imprenditore Pietro Bertolini. Oggi il Museo si compone di quattro sale e una galleria ospitando un’esposizione di circa 300 calzature, su un patrimonio complessivo di oltre 3000 pezzi.

Il museo espone pezzi di raro valore storico, come la “pianella di Beatrice d’Este” datata 1495, romantiche scarpette in raso del tardo settecento veneziano e preziose realizzazioni degli anni ‘20, con dettagli in metalli nobili e tacchi gioiello, che si alternano ai modelli “autarchici”, poveri nell’aspetto e geniali nell’utilizzo dei materiali alternativi reperibili nel periodo bellico. La sezione storica continua con un tributo alle calzature degli anni ‘50/60, rappresentate dai primi esemplari con tacco a spillo di produzione vigevanese. Proprio al tacco a spillo, che è nato a Vigevano nel 1953, è dedicata infatti la galleria che ne racconta – in ordine cronologico – la nascita, il periodo di massimo splendore e il suo ritorno dagli anni ’90 ad oggi. Si parte dai primi modelli da storici marchi vigevanesi, che hanno determinato il successo di questo intramontabile simbolo della seduzione femminile, per arrivare alle creazioni dei più grandi marchi italiani e internazionali dagli anni ’80 ad oggi.

Nella sezione “Stile e Design” sono rappresentati i più celebri designer della moda e della calzatura italiana ed internazionale, che hanno elaborato, attraverso gusto e sensibilità personali, una propria forma creativa, unica e definita.

Ad accompagnare i visitatori è disponibile un percorso di audioguide in lingua italiana ed in lingua inglese, fruibili gratuitamente attraverso il proprio smartphone.

Informazioni

MIC – Museo Internazionale della Calzatura

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