Archivi e musei d’impresa sono luoghi della memoria, ma anche di progettualità verso il futuro

Milano, 18 maggio 2020 – “Le fabbriche, i laboratori di ricerca, le strutture dei servizi, ogni luogo di lavoro in cui l’ingegno umano e la passione del fare trovano la loro piena realizzazione sono luoghi di autentica inclusione”, sostiene Antonio Calabrò Presidente di Museimpresa, in occasione dell’International Museum Day 2020.

“L’impresa, in tutte le sue forme, vive di confronto tra culture e tradizioni diverse, tra territori e spazi di produzione. Vive dunque di inclusione, per tutte le persone che, nell’impresa, collaborano e crescono apportando ognuna il proprio contributo di genere, età, esperienza, cultura, provenienza sociale e geografica, insomma dei valori la cui sintesi definisce, azienda per azienda, l’originale forza competitiva e la dimensione di comunità. E questa è una rappresentazione delle suggestioni che si possono cogliere visitando gli archivi e i musei delle imprese e approfondendone il ruolo culturale e sociale. Sono luoghi della memoria, ma anche di progettualità e di visione verso il futuro. Le sfide dell’inclusione e della diversità possono essere colte solo attraverso una piena conoscenza della nostra storia, anche e soprattutto legata al fare e al produrre. Ne sono prova le continue richieste di visite guidate virtuali e di programmi educativi studiati per le scuole avute in questi mesi di lockdown. Solo attraverso una piena consapevolezza del “da dove veniamo” è possibile capire il “dove stiamo andando” e i musei sono il veicolo, lo strumento per tramandare questo sapere e farne leva fondamentale di innovazione. L’impossibilità di poterli visitare fisicamente in questo recente periodo ci ha permesso di coglierne ancora di più la loro singolarità e unicità. La conoscenza, il sapere sono gli strumenti migliori per ottenere una società più giusta e inclusiva”, conclude Calabrò.

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