Sono trascorsi cent’anni da quando Salvatore Ferragamo, nel 1923, aprì il primo negozio a Hollywood, di fronte al Grauman’s Egyptian Theatre, confermando il successo raggiunto negli Stati Uniti, dove era emigrato nel 1915. La sua clientela era rappresentata dagli attori e dalle attrici del cinema, dai produttori e dai registi. Il suo nome divenne sinonimo di calzature eleganti e confortevoli. Da quel momento il giovane irpino venne infatti soprannominato “Shoemaker to the Stars”.

La mostra Salvatore Ferragamo 1898-1960 a cura di Stefania Ricci rappresenta l’occasione per ricordare questo importante anniversario, raccontando la vita del fondatore e il suo operato, non in ordine cronologico ma secondo le tematiche che hanno regolato la sua attività: l’abilità artigianale, la ricerca dei materiali, la capacità innovativa, documentata da 368 brevetti, la passione per i colori, la conoscenza anatomica del piede, la cura del cliente, l’esclusività del prodotto testimoniata da tanti modelli creati per personalità di primo piano. Il percorso espositivo richiama a distanza di 38 anni, la prima esposizione retrospettiva su Ferragamo presentata nel 1985 a Palazzo Strozzi, Firenze.

Il progetto odierno rappresenta la sintesi tra le tappe della vita di Salvatore Ferragamo, espressione della sinergia tra l’oggetto, il documento, il pensiero, l’ispirazione e i valori culturali espressi per la prima volta con la retrospettiva, generando negli anni preziosi spunti di riflessione.

 

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