Rete Fotografia presenta dal 14 al 23 ottobre 2022 l’ottava edizione di ‘Archivi Aperti’ intitolata Conservare il futuro. Quale design per gli archivi fotografici tra nuove tecnologie e rivoluzione digitale?”

La manifestazione è rivolta a un pubblico non solo specialistico e si distingue per la duplicità di intenti: valorizzare prestigiosi enti pubblici di conservazione e aprire anche luoghi straordinari di solito non accessibili al grande pubblico – archivi fotografici di enti, musei, fondazioni, studi di professionisti – e nello stesso tempo affrontare un tema di grande attualità legato al mondo dell’immagine, sia in occasione di due tavole rotonde di approfondimento, sia durante gran parte degli incontri in programma.


PARTECIPANTI

Ad oggi hanno aderito all’ottava edizione 45 archivi fotografici, enti dalla storia centenaria fino a realtà contemporanee, pubbliche e private, di cui 17, un terzo circa, sono nuove adesioni.

Si tratta di fondi di grandissima rilevanza.  A Milano e Lombardia, dove la manifestazione è nata nel 2016, partecipano per la prima volta la Fondazione Corriere della Sera, il Fondo Malerba per la Fotografia, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – Cdec, l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e l’Archivio Fotografico Italiano (Castellanza). In Emilia-Romagna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione – Università di Parma; in Friuli-Venezia Giulia, l’Archivio Storico Assicurazioni Generali (Trieste); in Piemonte la Fondazione Sella (Biella); in Trentino, l’Archivio Fotografico Storico Provinciale (Trento); in Veneto, l’Archivio Cameraphoto Epoche e Archivio Storico Fotografico la Gondola (Venezia).

Grazie alla collaborazione di AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti, GRIN – Gruppo Redattori Iconografici Nazionale e TAU Visual – Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, soci di Rete Fotografia, partecipano ogni anno numerosi studi e archivi di professionisti. Tra le novità della nuova edizione segnaliamo l’Archivio Fondazione Romano Cagnoni (Pietrasanta – Toscana), lo studio di fotografia Occhiomagico (Milano), l’Archivio Francesco Negri (Casale Monferrato), l’Archivio Gianni Turillazzi (Arese) e l’Archivio Franco Storti (Padova), oltre all’Archivio dell’artista Giuliano Mauri (Lodi)

VISITE E INCONTRI

L’ottava edizione, come le precedenti, offre proposte diverse mettendo in luce la complessità e ricchezza degli archivi fotografici italiani. Presenta archivi storici che conservano patrimoni fotografici vasti e complessi, punto di riferimento imprescindibile per l’attività quotidiana degli Enti che le conservano. Rende accessibili archivi fotografici fruiti solitamente da studiosi.

Il pubblico avrà l’occasione di vedere da vicino, eccezionalmente con i curatori, opere fotografiche originali conservate in Musei o presso raccolte fotografiche storiche e contemporanee. Alcune visite saranno occasione per parlare di un particolare fondo, oggetto di uno studio recente e di un processo di digitalizzazione.

I documenti degli archivi sono vivi e non aspettano altro che essere nuovamente scoperti, esplorati e indagati. Sono la nostra memoria e sfruttando la tecnologia diventano racconto narrativo attraverso le fotografie.

Un numero decisamente rilevante di archivi, rispetto agli altri anni, approfondirà il tema scelto da Rete Fotografia per la nuova edizione: i cambiamenti avvenuti con l’utilizzo delle nuove tecnologie degli archivi fotografici e le conseguenze, positive e negative, che ne derivano. Verranno presentati diversi progetti di archiviazione digitale. Si parlerà di condivisione delle immagini, marketing e diritti, di immagine e supporto fisico con un’attenzione all’“oggetto” fotografico. Sarà un’occasione per ragionare sulle peculiarità conservative della fotografia contemporanea e dei diversi materiali e sulle scelte autoriali. E molto altro ancora.

Non mancheranno le testimonianze degli autori delle fotografie o di chi per loro ne tramanda l’esperienza.

Ci saranno momenti di approfondimento e formazione con le due tavole rotonde di apertura e chiusura, sull’evoluzione degli archivi digitali e sulle opportunità offerte dal Blockchain e le NFT. Visite per le scuole e laboratori per il più piccoli.

Infine, tre mostre completano l’ampia proposta di Archivi Aperti 2002.

TEMA

Archivi Aperti 2022 affronta un tema estremamente attuale che coinvolge diversi mondi, non solo quello dell’immagine e degli archivi fotografici. Partendo dall’osservazione di questi ultimi l’intento è quello di creare punti di partenza per altre indagini e approfondimenti.

Rete fotografia
 propone quindi una riflessione analitica sulle enormi possibilità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT): dall’Intelligenza Artificiale che cataloga l’esperienza, alla Blockchain che certifica l’unicità, alla Realtà Aumentata che accompagna per mano in nuovi mondi, ecc.

Queste tecnologie sono molto potenti e competitive. La loro capacità di agire molto spesso è percepita esclusivamente come facilitatore e invita più all’uso pratico che alla riflessione critica, specialmente, ma non solo, nei giovani. Indipendentemente dalle competenze, o dalle non competenze, che ogni essere umano ha, esse sono in grado di impattare sull’essenza stessa del nostro ‘fare’, sia nella sfera lavorativa che privata.

Nel campo della documentazione, inoltre, le ICT stanno generando nuovi rapporti e nuove dinamiche fra chi le utilizza e chi le propone, trasformando profondamente l’essenza degli archivi fotografici digitalizzati e aprendo alla possibilità di scenari totalmente inaspettati.

La loro capacità di agire sta creando inedite unioni. Si pensi a un meccanismo completamente informatico e complesso come la Blockchain, oppure al processo di digitalizzazione delle immagini.  Nello stesso tempo sta producendo altrettante inedite divisioni, ad esempio, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei sistemi di catalogazione automatica.  Una perdita di controllo si verifica quando le fotografie diventano accessibili in rete ed entrano negli ingranaggi della ‘Recommendation system’, generando una visione dell’archivio basata sulle immagini che ‘funzionano’ e non sul patrimonio conservato.

Alcune tendenze sono molto evidenti e non creano frizioni, altre sono difficili da gestire, per questo motivo è necessario attivare diversi livelli di osservazione, creare dialogo tra gli archivi, progettare un sistema in grado di governare le trasformazioni in corso.

Quale “design” e quale “governance” per il futuro degli archivi quindi? Quali possibilità offrono e quali conseguenze comportano le nuove tecnologie. Come potranno gli archivi gestire questo processo di cambiamento e usare le tecnologie senza essere gestiti e usati dalle tecnologie?

La manifestazione prenderà il via venerdì 14 ottobre 2022 con la Tavola rotonda di apertura presso il Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo, Milano): pensata da Rete fotografia come momento di formazione e occasione per presentare gli ultimi risultati raccolti, ma anche di riflessione condivisa con il pubblico per accedere al loro punto di osservazione.

La scelta di Mufoco, socio fondatore dell’Associazione, vuol essere un chiaro segnale di sostegno a un centro di conservazione, ricerca, studio ed espositivo d’eccellenza, conosciuto al di fuori dei confini nazionali, in un momento molto delicato per il destino stesso dell’istituzione.

Dal 15 al 22 ottobre si svolgeranno le visite alle collezioni, guidati dai curatori e fotografi, e domenica 23 ottobre si terrà la Tavola rotonda conclusiva in Fondazione AEM (Milano), per ascoltare il punto di vista degli autori delle fotografie riguardo al tema scelto.

Tutti gli appuntamenti sono volutamente gratuiti. Viene richiesta la sola prenotazione. Con la nuova edizione, saranno quasi tutti in presenza per tornare a dare la possibilità al pubblico di fruire dal vivo delle immagini originali conservate.

Il calendario sarà consultabile sul sito di Rete Fotografia www.retefotografia.it a partire dal mese di settembre.

 

SCARICA IL COMUNICATO STAMPA

Condividi con