Pensato e creato dal Gruppo Cimbali, in occasione del centenario della propria attività, MUMAC è la prima esposizione permanente dedicata alla storia, alla tecnologia, al design ed alla cultura delle macchine per il caffè espresso. Un’onda di doghe rosse in metallo curvilinee che attirano ed incuriosiscono il visitatore all’interno della sede storica di Gruppo Cimbali, il MUMAC è il più importante museo delle macchine per caffè del mondo, la realizzazione di un ambizioso progetto architettonico di recupero industriale; un viaggio attraverso centinaia di macchine per caffè espresso, oltre 100 anni di storia dell’industria, della tecnologia, del design e del Made in Italy. Proprio a cura di MUMAC arriva un prestito che ha consentito ai pezzi storici, abitualmente esposti all’interno del museo, di essere presenti in una delle serie televisive che ha maggiormente appassionato il pubblico italiano e non solo in questi ultimi anni: “l’AMICA GENIALE- Storia di chi fugge e di chi resta”.

Tratta dall’omonimo best seller, terzo volume della quadrilogia di Elena Ferrante edito da Edizioni E/O, la serie porta gli spettatori negli anni Settanta, insieme alle protagoniste Elena (chi fugge) e Lila (chi resta), ormai divenute adulte. Prodotta da Fandango, The Apartment, Fremantle e Wildside in collaborazione con Rai Fiction e HBO Entertainment, nella nuova stagione attualmente in onda sono presenti le macchine per caffè Cimbali M15 e Faema E66, con i relativi macinadosatori d’epoca, prestati alla produzione per allestire le scene di vita quotidiana ambientate negli anni ’60 e ’70 della fiction.  Le macchine sono, infatti, protagoniste della scenografia del bar pasticceria della famiglia Solara, all’interno del quale sono state girate molte scene della fortunata serie tv.

Le macchine in prestito:
LaCimbali modello M15 del 1971 (un gruppo, nella foto la versione a 2 gruppi)
Faema modello E66 anno 1966-1970 (due gruppi)
Macinadosatori d’epoca LaCimbali e Faema.

I prestiti rimangono ancora oggi uno dei fattori più importanti nella vita di un museo d’impresa, sono l’occasione per uscire dai perimetri museali ed aziendali e mettersi a confronto con un pubblico più vasto ed eterogeneo regalando inaspettati e realistici viaggi nel tempo.

 

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