Firenze, fino al 18 aprile 2022

Al Museo Salvatore Ferragamo una mostra per raccontare, attraverso il ricco archivio, il lungo processo per la realizzazione di un foulard. Un omaggio a Fulvia Ferragamo

Seta

Sono cinquemila anni che il filo sottile e lucente generato dalla bava di un lepidottero dà origine al più
bello dei tessuti, simbolo di regalità, eleganza e lusso.
Sin dal Medioevo, l’Italia si è distinta nella produzione di stoffe in seta e negli anni trenta del
Novecento Como è diventata il luogo per eccellenza per la creazione degli stampati, che hanno
contribuito al successo internazionale del Made in Italy. È soprattutto nel fazzoletto da collo formato
carré, per la sua natura di “quadro”, che l’industria tessile comasca ha sperimentato i ritrovati più
nuovi della stamperia e una gamma infinita di soluzioni cromatiche e creative, instaurando preziose
collaborazioni con le firme più affermate del mondo della moda.
Questa mostra ha lo scopo di raccontare l’unione perfetta di intuizioni creative e di alto artigianato
industriale, che sta dietro la produzione di un foulard, attraverso l’esempio della maison Salvatore
Ferragamo, che ha eletto la stampa su seta come immagine del suo stile.
Fino al 1960 il nome Ferragamo è stato sinonimo di calzatura femminile. Ma l’obiettivo di Salvatore, il
fondatore dell’azienda, era quello di creare una casa di moda che vestisse la donna dai piedi alla testa.
È stata una delle figlie, Fulvia, a dare avvio agli inizi degli anni settanta a una produzione continuativa
di accessori in seta, da donna e da uomo, caratterizzati da disegni esclusivi, realizzati a Como da Ravasi,
Butti e Ostinelli, Ghioldi, Canepa, Ratti e Mantero, tessiture seriche selezionate in base alle specialità
di stampa in cui eccellevano.
I foulard di seta nei primi anni sessanta erano acquistati da Ferragamo da aziende esterne; l’eccezione
è rappresentata da un foulard prodotto nel 1961 e disegnato, su commissione diretta di Ferragamo,
dall’artista Alvaro Monnini. L’idea di questo foulard, prodotto da Ravasi, era probabilmente nata
nella mente di Salvatore Ferragamo: la vena ironica e giocosa che pervade il soggetto rispecchia
infatti il suo stile, inconfondibile per l’inclusione di dettagli insoliti nelle calzature. L’ispirazione
proviene da un’incisione settecentesca di Giuseppe Zocchi raffigurante piazza Santa Trinita, dove
però l’austero Palazzo Spini Feroni, sede dell’azienda Ferragamo, anziché di pietre è fatto di forme di
legno da scarpe; alle finestre si affacciano calzature e in cielo, al posto degli uccelli, volano modelli a
tacco alto provvisti di ali; nella piazza sostano carrozze formate da eleganti scarpine, tirate da cavalli
costruiti con le componenti di una tomaia prima della cucitura. I bordi recano le raffigurazioni degli
strumenti di lavoro del calzolaio. L’unicità di questo foulard nella produzione Ferragamo fa pensare
più a un oggetto promozionale che non a un prodotto destinato alla vendita.
Wanda Ferragamo si occupava personalmente di scegliere i foulard che sarebbero andati in vendita.
Il fornitore di riferimento era Fiorio, produttore milanese di questo accessorio, che proponeva
stagionalmente una selezione dei suoi disegni, spesso non in esclusiva. All’inizio degli anni settanta,
dopo il matrimonio con l’avvocato Giuseppe Visconti, Fulvia, la quarta dei sei figli di Salvatore e
Wanda Ferragamo, che viveva a Milano, si divertiva ad accompagnare la madre in queste visite sempre
più frequenti.
Fulvia maturò velocemente l’idea che fosse giunto il momento di produrre questo accessorio in
proprio, con disegni personalizzati e riconoscibili, lavorando a diretto contatto con le industrie
specializzate nella stampa su seta, che erano distribuite nell’area comasca.
Il processo di elaborazione di un foulard o di una cravatta stampata si basa su un lavoro di squadra e
continua anche oggi ad essere un iter laborioso e impegnativo, nonostante l’ausilio della tecnologia.
All’inizio si fece ricorso ai disegnatori interni agli stampatori; dopo due anni si decise di impegnare
professionisti e illustratori a contratto, oppure figure interne all’azienda che progettavano sotto il
controllo di Fulvia.
Ogni disegnatore aggiungeva una sua impronta personale al foulard. Ma era sempre Fulvia, in qualità
di direttore creativo di tutte le collezioni in seta da uomo e da donna, a “suonare la prima nota”, ad
accordare gli strumenti, a dare l’idea creativa ai disegnatori incaricati di sviluppare i primi schizzi,
che solo dopo la sua approvazione e le eventuali modifiche venivano riportati nelle dimensioni reali.
Fu proprio Fulvia, sin dall’inizio del suo percorso professionale, a suggerire bozzetti realizzati con la
tecnica del collage.
I temi etnici e colti ridotti in miniature, ma anche le illustrazioni popolari sono i soggetti ricorrenti
della cravatteria, mentre nei foulard dominano i fiori e il mondo animale. All’inizio i due moduli
decorativi coincidevano: i primi disegni erano costituiti da animali formati da patchwork di fiori.
Dalla seconda metà degli anni ottanta sono proliferate le fantasie floreali e accanto ad esse la fauna
marina, i soggetti di caccia, le calzature create da Salvatore Ferragamo nei primi decenni del Novecento
e, soprattutto, i temi esotici, dove dominano i felini che si aggirano in una giungla dall’aspetto
rassicurante.
Scaturito dalla matita di illustratori raffinati guidati da Fulvia, questo eclettico mondo creativo
è conservato nell’archivio storico dell’azienda, una grande wunderkammer che dimostra quanto
l’apparente semplicità di questi stampati in seta, destinati ad un uso mondano, nasconda una grande
complessità concettuale e produttiva.
La prematura scomparsa nel 2018 di Fulvia ha lasciato un vuoto immenso. Tuttavia, la sua passione
e le sue idee continuano a proliferare attraverso le persone che Fulvia ha formato negli anni, che
continuano a progettare e produrre come se fosse ancora lei alla guida di ogni collezione, e attraverso
i materiali di archivio, che permettono ai disegnatori di oggi di rileggere in chiave contemporanea i
classici temi Ferragamo. Lo dimostrano i recenti progetti, che propongono un nuovo tipo di patchwork
ottenuto dall’accoppiamento sfalsato in verticale di due disegni di stampe celebri del passato, o
rilanciano nella linea della Ferragamo’s Creations i foulard più iconici del marchio. È questo tesoro
documentale e umano che mantiene in vita la magia dell’indimenticabile Signora della Seta.

INFORMAZIONI
Dove
Museo Salvatore Ferragamo. Palazzo Spini Feroni – Piazza di Santa Trinità, 5 – Firenze 

Quando
Fino al 18 aprile 2022
Orario: lun-sab dalle 11.00 alle 19.00

Contatti
Prenotazione: museoferragamo@ferragamo.com
T. 055 3562466
Info: www.ferragamo.com

 

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