La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA acquisisce una tra le più importanti raccolte di carte antiche d’Europa: la storica raccolta del filigranologo fabrianese Augusto Zonghi.

Grazie alla grande generosità di un Socio Sostenitore, la Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (ISTOCARTA) ha potuto realizzare il desiderio di acquisire, finalmente, la storica raccolta di carte antiche del filigranologo fabrianese, professore di matematica e scienze Augusto Zonghi (1840 – 1916), tanto ambita dagli studiosi della carta in tutto il mondo, dall’olandese “Labarre Foundation” all’americana “Library of Congress” di Washington; inviata all’Esposizione Universale Internazionale di Parigi del 1900 e definita in quella sede “unica al mondo” dalla Commissione Giudicatrice, valido riferimento  per la ricerca e gli studi di storia della carta, una delle più importanti d’Europa. A seguito della morte dello Zonghi nel 1916, la raccolta passa nelle mani della famiglia fabrianese Colombo-Baravelli che l’ha conservata gelosamente fino ad oggi. Dopo vari tentativi di vendita nella metà del Novecento, il 15 settembre 1951 per evitarne l’alienazione fuori dai confini italiani, il Ministero della Pubblica Istruzione, su sollecitazione dell’allora Direttore della Biblioteca Comunale di Fabriano, Adriano Casciola, dichiara il “particolare interesse storico e culturale” e “l’eccezionale interesse nazionale ed internazionale” con decreto di vincolo firmato dal Ministro e notificato in data 17 settembre 1951. Da qui, fra i molti che si sono interessati alla raccolta, figura anche l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL).

 

Sessanta giorni di lunga attesa, prima della acquisizione ufficiale, in cui le Autorità Competenti, secondo i termini di legge, potevano avvalersi del diritto di prelazione, poi il via libera alla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA, ed il possesso della raccolta, consistente in: 10 faldoni contenenti 198 cartelle che racchiudono carte filigrante originali o campioni delle “Antiche Carte Fabrianesi” dal XIII secolo, raccolte dal prof. Augusto Zonghi ed illustrate dal canonico Aurelio Zonghi (fratello di Augusto) conservati in una apposita storica cassa di legno. A corredo, un album dei “Segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi”, raccolti e delineati dal professore Augusto Zonghi, che con grande raffinatezza ha riprodotto perfettamente in 134 tavole, 1887 antiche filigrane (“segni”) ricavate dai 3.372 esemplari di carte esaminati dal filigranologo, da lui registrati in un inventario manoscritto, ove sono riportati il numero progressivo della collezione, la data, la filigrana (descrizione), il numero dei “filoni”, le dimensioni, la provenienza ed i riferimenti relativi agli originali o ai campioni di carta, parametri quindi utili a fornire informazioni sulla filigrana (se presente) e sulle caratteristiche morfologiche della carta.

Insomma, per gli studiosi del settore un patrimonio di inestimabile valore da approfondire sotto numerosi punti di vista da quello filigranologico a quello storico-tecnico-scientifico.

Con questa acquisizione, la “Raccolta Zonghi”, si va ad aggiungere ad altre famose tra le quali quella di Aurelio Zonghi (fratello di Augusto), di Charles-Moïse Briquet, di Gerhard Piccard, disponibile anche on-line come il “Corpus Chartarum Italicarum (CCI)”, progetto avviato nel 2006 dall’Istituto CentraLe per la Patologia del Libro di Roma (oggi, l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario – ICRCPAL).

La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA ha intenzione di avviare la riproduzione digitale della raccolta per inserirla nella rete europea delle collezioni già esistenti, in riferimento al progetto promosso dalla Commissione Europea, il “Bernstein – The Memory of Papers”, che mira a creare una rete europea online per lo studio della carta antica e quindi la consultazione simultanea delle banche dati sulle filigrane esistenti.

Clicca qui per scaricare il comunicato stampa ufficiale

 

Fonte: Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA

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