Il progetto Capitale della Cultura d’Impresa

Nasce sulla scia delle “Capitali della cultura” promosse dal Ministero della Cultura e si inserisce nell’ambito delle iniziative di Confindustria per la promozione e la diffusione della cultura d’impresa. L’obiettivo è valorizzare le identità territoriali e le economie locali con una forte matrice industriale, in cui i fattori culturali e creativi assumono una dimensione distintiva.
La prima edizione risale al 2020 e ha visto la città di Genova come protagonista, mentre la seconda ha riconosciuto la città di Alba e il suo distretto territoriale come ambiti che si distinguono, a livello nazionale, perché ricchi di realtà d’eccellenza in ambito industriale e creativo culturale.

Per il 2022 il titolo è stato assegnato alla candidatura unitaria di Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia Rovigo. Non si tratta quindi di una singola città ma dell’area vasta che comprende le province di Padova, Rovigo, Treviso e Venezia. La “cultura d’impresa” rappresenta infatti il tratto distintivo di questi territori che si sono dimostrati capaci di esprimere una soggettività produttiva e manifatturiera declinata, per prestigio, riconoscibilità e dimensioni, su scala globale.
Un’identità manifatturiera, un insieme di “saperi” e una cultura del “fare bene” che arrivano da lontano e che trovano le loro origini nel sistema produttivo e di relazioni internazionali della Repubblica di Venezia.

Una “Capitale”, che si vuole quindi diffusa, nella quale i protagonisti sono i territori, i luoghi, le produzioni, le persone, la Cultura e la storia, riferiti, per comprensibili necessità di “identificabilità”, “spettacolarizzazione” e “comunicazione”, a quattro ambiti produttivi ben definiti e a un quinto ambito trasversale costituito dai numerosi “distretti” industriali locali.

Cinque macrosettori-territori-distretti che comprendono, nel loro insieme, la gran parte delle specializzazioni produttive presenti localmente; cinque aree tematiche assunte come elementi simbolici forti e capaci, grazie alla loro formidabile e universale forza evocativa, di essere interessanti e attrattivi per un pubblico vasto, sia esso locale o in transito all’interno di territori che esprimono anche un’elevata presenza turistica.

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